Claudia
Per tanti anni ho praticato nuoto a livello agonistico finché intorno ai 15 anni non mi è stata diagnosticata un’aritmia cardiaca che mi ha impedito di proseguire lo sport ad alta intensità.
Da quel momento mi sono sottoposta a frequenti visite cardiologiche. Durante una visita specialistica “extra”, un cardiologo ha ipotizzato che potessi avere la sindrome di Brugada. I medici che regolarmente mi visitavano hanno escluso a priori questa possibilità perché, a detta loro, si trattava di una sindrome rara e non avevo precedenti in famiglia.
Nell’arco di cinque anni, per la stessa sindrome, è venuta a mancare prima una mia carissima amica e poi Lorenzo. Nel febbraio 2020 mi sono resa conto che in fondo non è così rara questa sindrome e, attraverso l’Associazione Lollo per la Sindrome di Brugada, sono entrata in contatto con la Dr.ssa Falcetti per assicurarmi di non averla.
Dopo un’accurata visita di oltre due ore e dopo aver studiato ogni mio referto, la Dr.ssa ha potuto escludere tale sindrome.
Quindi, quello che posso consigliarvi, per la mia esperienza, è che se avete anche solo un sospetto di sindrome di Brugada, questo team di esperti è sicuramente un punto di riferimento importante.