Genitori, fratelli, parenti, amici di Lorenzo. Siamo la sua comunità, il suo popolo. Siamo i suoi affetti. Siamo i frammenti di Lorenzo.
Eravamo tutti parte di lui e quando il suo cuore è scoppiato, siamo esplosi anche noi e abbiamo iniziato a rotolare, ognuno nel proprio dolore, senza una direzione. Poi, nella tempesta, ci siamo incontrati di nuovo e ora continuiamo a rotolare, ma tutti insieme.
Siamo una valanga, ecco cosa siamo. Una valanga di frammenti di Lorenzo. Lui è il vento che ci guida. Non lo vediamo, ma soffia. E soffia forte. Spira e ci trascina. Siamo tosti, perché abbiamo lui alle spalle, dentro, sopra, di lato.
Questo non possiamo ancora saperlo di preciso. Ma sappiamo che arriveremo. Tutti insieme.
Noi. La comunità di Lorenzo.
La partita è tirata, di quelle che si decidono all’ultimo. Penultima giornata di campionato, ci servono 3 punti per sperare nella zona playoff. Ma gli stessi punti servono anche agli avversari. Metà del primo tempo, Lollo, il nostro capitano, abbandona il terreno di gioco. Ha la faccia piena di sangue, sembra un po’ frastornato. Ha preso una testata involontaria, ha il sopracciglio completamente lacerato. Il suo apporto era fondamentale in una partita come questa. Lo portano all’ospedale. Subito dopo passiamo in svantaggio, la strada è in salita. Per tutta la partita inseguiamo il pareggio, senza trovarlo. Poi una visione, forse un miraggio, un’allucinazione. Lollo. Era di nuovo lì. Aveva i punti di sutura sul sopracciglio. Era tornato appena in tempo, ultimi cinque minuti. Ed ecco che chiede all’arbitro di entrare, allarga le braccia, chiede palla.
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Globalizzati, omologati, tecnologici, fancazzisti, sregolati, prevedibili, adrenalinici, disconnessi.
Aquiloni senza vento.
Tu eri diverso.
L’antica arte del prendersi cura, nasce ad Atene con Ippocrate che possiamo definire a buon diritto il padre della scienza medica.
Quando alzai lo sguardo, tu c’eri.
Seduto in terza fila. Né troppo avanti, per non dare nell’occhio, né troppo indietro per non mettere distanza. Non si poteva non notarti per la mole e gli occhi magnetici da gigante buono. Di un azzurro timido, fondo, che abbracciava come una risacca. Una finestra di luce…
Siamo anche un gruppo di appassionati, di sognatori e anche di medici pronti a dare una mano a chi, come noi, è passato per grandi dolori. Siamo spaziali, come diceva sempre Lollo, nella volontà di abbracciare più ambiti possibili, dal sociale allo scientifico, dallo sportivo al medico, con passione ed inclusività, seguendo i nostri valori, i valori di Lollo. Insieme è più semplice affrontare un percorso difficile. Insieme si superano i momenti di tristezza. Insieme si può aiutare un numero maggiore di persone. Insieme si può rimanere in compagnia di chi non c’è più. Insieme si può!
Vogliamo essere di supporto a famiglie e persone con sospetto o diagnosi di malattia di Brugada.
Vogliamo aiutare ad individuare centri di riferimento cui rivolgervi per prevenzione, follow up e stratificazione del rischio nei componenti della famiglia.
Intendiamo cooperare con associazioni già presenti come Telethon per lo studio della morte improvvisa e delle malattie rare cardiologiche.
Vogliamo promuovere un’attività di screening elettrocardiografico nei giovani a livello scolastico e sportivo.
Abbiamo la speranza di sensibilizzare pediatri, medici di famiglia e specialisti nell’individuazione dei soggetti a rischio, attraverso la conoscenza della Sindrome e l’organizzazione di corsi di rianimazione cardio polmonare (BLS-D).
Vogliamo attivare un rapporto di counseling psicologico per pazienti e famiglie coinvolte.
Vogliamo “costruire” una brochure esplicativa sulla sindrome di Brugada per aiutare la comprensione e l’identificazione dei soggetti a rischio.
I nostri obiettivi, come attività di ricerca, viaggiano dal contribuire alla stesura di tesi dedicate al finanziamento di borse di studio meritevoli per lo studio della sindrome di Brugada.
Allo stesso tempo, contribuire e cooperare con la rete di associazioni esistenti, sul territorio locale e nazionale, allo studio di prevenzione della morte improvvisa.
Infine, come Associazione, partecipare ad eventi scientifici volti ad informare e aggiornare specialisti e non.
Sono Patrizia Menna e sono la mamma di tre splendidi figli. Uno, Lorenzo, non è più
Giorgio Semprini, papà di Lollo, segretario dell’Associazione. Oggi sono qui insieme alla mia famiglia e agli
Sono Giuseppe Semprini, “Giullo”, fratello intermedio di Lollo. Insieme a Francesco, Kippo, abbiamo costruito un trio
Francesco Semprini, detto “Kippo”, ingegnere e fratello minore di Lollo. Insieme a papà Giorgio, mamma Patrizia
Ho conosciuto Lollo in specializzazione e con lui le sue passioni: la Roma, la Fenice, le
Sono Livio D’Alessandro, nato a Roma, sposato e padre di 3 figlio: Ginevra, Giacomo e Leonardo.
Sono Maria Brindisi, la mamma di Antonio e Cinzia Maiello. Conosco Lorenzo fin da quando era
Rainer Maria Rossi, per tutti “Nanne”. Compagno di scuola di Lollo fin dalla prima media. Con
Sono un compagno di strada di Lorenzo. Il suo secondo al tavolo. Gli ho insegnato alcune
Potete contribuire anche voi, non solo economicamente, a diventare protagonisti di questa storia che è iniziata grazie alla determinazione di una famiglia enorme: parenti, amici, medici e molti altri, con il sogno di coinvolgere sempre più persone, in tutte le regioni d’Italia. Un “3” rovesciato, la “F” di famiglia, un simbolo per sempre.
Sono Volontari coloro che dedicano del tempo per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’associazione.
Sono Donatori coloro che offrono all’Associazione un supporto economico per sostenere i progetti e le attività di ricerca.
Sono Donatori coloro che offrono all’Associazione un supporto economico per sostenere i progetti e le attività di ricerca. Codice Fiscale 96449910585